Chi è il grafologo
La figura del Grafologo forense è normata dalla norma UNI 11822/2021 che lo rinomina quale “Criminalista esperto in Grafologia Forense”.
La norma sostituisce il termine di Grafologo forense o giudiziario che era inteso nella specifica dizione di “esperto in analisi e comparazione della grafia” come indicato nel D.L. del 14.01.1991 n. 12.
La norma definisce i requisiti relativi all'attività professionale del Criminalista. Tali requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche e dall'identificazione dei relativi contenuti, in
termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ).
Tali requisiti sono inoltre espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di valutazione della conformità.
Con tale locuzione è definita la branca della criminalistica che si occupa dell’identificazione dell’autore (ignoto) di tracciati manoscritti e di analizzare ai fini di giustizia l’evidenza fisica rappresentata dalla manoscrittura inserita su qualsiasi reperto atto a raccoglierla.
Il grafologo forense svolge accertamenti su:
- Scrittura private
- Testamenti olografi
- Sottoscrizioni
- Firme su contratti vari
- Fidejussioni
- Attribuzione di grafie anonime
- Interporlazioni di scritture manuali
In collaborazioni con Periti Chimici svolge attività di datazione degli inchiostri e falso documentale.
Chi usufruisce dei servizi
Magistrati nell’ambito di cause civili e/o procedimenti penali
Avvocati per consulenze di parte o per pareri stragiudizionali
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